Il Blog di Enzo Bianchi

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​Fondatore della comunità di Bose

Immersione nella nostra umanità

06/01/2024 14:00

Goffredo Boselli

Vangelo della domenica 2024,

Immersione nella nostra umanità

Goffredo Boselli - 07/01/2024Battesimo del Signore

07 gennaio 2024


Battesimo del Signore


di Goffredo Boselli

 

Mc  1,7-11

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. ⁸Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
⁹​Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. ¹⁰E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. ¹¹​E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Nel vangelo secondo Marco tutto ha inizio con l’immersione di Gesù nelle acque del Giordano. Il battesimo è un momento decisivo nella sua vita. Nulla sarà più come prima. 

Fino al quel momento Gesù aveva vissuto come uno sconosciuto, in una famiglia modesta di una insignificante borgata della Galilea, e nulla sembrava presagire una vita pubblica. Ma ora, a sua insaputa, sulle rive del Giordano Giovanni parla di lui come il “più forte di me” di cui non è degno neppure di sciogliere i suoi sandali. Il Battista annuncia la sua missione prima ancora che lui la conosca: “Egli vi battezzerà in Spirito santo”.

Qual è stata l’esperienza bruciante che ha spinto Gesù sulle strade della Palestina? Se Gesù lasciò Nazareth fu perché aveva sentito l’eco, anche nel suo sperduto villaggio, del movimento di conversione suscitato da Giovanni Battista. Sì, venne il giorno in cui Gesù decise di unirsi alla folla di mercanti, prostitute, esattori delle tasse e soldati che, all’appello di Giovanni, scesero al Giordano per un battesimo di conversione. Seguì le orme dei pubblicani e dei peccatori.

 Ha condiviso tutto ciò che stava accadendo intorno a lui, l’angoscia, le attese e le speranze di questi uomini e queste donne che erano venuti in massa a cercare da Giovanni la strada per un’autentica liberazione spirituale. Gesù voleva essere e si sentiva parte di questa folla perché fa parte di un popolo e sapeva che Dio raggiunge le persone nelle loro richieste più profonde. Arrivato alle rive del Giordano, Gesù si immerge nella folla prima di essere immerso nel fiume. Quando scende nell’acqua, è nella nostra pasta umana che si immerge. E quando risale dal fiume è tutta la nostra umanità che assume, che si fa carico di portare verso la bontà del Padre. 

Nell’istante dopo essere stato battezzato, accadde qualcosa di imprevedibile e unico. “E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba”. È solo Gesù e nessun altro a vedere i cieli squarciati. Una realtà divina, fino a quel giorno era velata ai suoi occhi, gli viene rivelata. Si vede unto come Messia dallo Spirito che scende su di lui. Una nuova coscienza si risveglia in lui. È in questo momento che Gesù acquista coscienza di sé. 

Ciò che Gesù sperimentò fu una vicinanza unica e singolare a Dio. Fino ad allora si era rivolto a Dio come a suo Padre. Al momento del battesimo è stato il Padre a rivolgersi a lui e ad accoglierlo nel suo stesso mistero. Gesù prende coscienza del suo essere più intimo e allo stesso tempo della sua missione. Perché la rivelazione di questa vicinanza a Dio è per tutti. Sì, tutti sono chiamati a sentirsi dire dal Padre: “Tu sei il Figlio mio, l’amato”. Tutti, senza eccezioni. A cominciare dagli esattori delle tasse e dai peccatori che si affollavano intorno a lui.

Quel giorno, sulle rive del Giordano, un uomo vide il cielo aprirsi nel suo cuore. Con gli occhi pieni di luce, Gesù andrà ora dai suoi fratelli per comunicare loro l’evangelo. A ciascuno di loro dirà: “Dio è vicino a te. Alzati e cammina. Anche tu sei il figlio amato di Dio”.

Gesù non aveva bisogno del battesimo di Giovanni. Non aveva alcun peccato da perdonare. Ma ha voluto raggiungere tutti i peccatori. Ha preso su di sé tutti i loro peccati e tutte le loro miserie. Porta la sua croce con noi e noi la portiamo con lui. La nostra vita può essere segnata da molte debolezze, miserie, storie tormentate o infelici. Ma il Signore è lì. Si unisce a noi, si immerge con noi.