La celebrazione delle liturgie nelle feste natalizie ha purtroppo fatto emergere la situazione della celebrazione nella chiesa cattolica, ma noi ci fermiamo all’osservazione di quel che abbiamo visto... Oltre alle messe sciatte, sbiadite, che sembrano esecuzioni forzate di prestazioni non cancellabili, si sono verificati in diverse chiese, anche cattedrali, degli show indegni di essere annoverati nella liturgia cristiana. Abbiamo visto un vescovo spegnere le candeline per il compleanno di Gesù (sic!), un altro gridare: “Viene, viene…” mentre si scopriva la statua del Bambino Gesù, un presbitero che al momento del memoriale si dimenava all’altare invitando la gente a fare altrettanto; un altro che entrava in processione con il berretto di Babbo Natale. Abbiamo ascoltato come canto finale della messa della notte Là sulla montagna...
No, questa non è più liturgia cristiana! E che non sia semplicemente uno show estemporaneo ne dà prova la trasmissione animata da quattro preti della diocesi di Aosta che con volgarità hanno raccontato del loro rapporto con la liturgia dei vivi e dei morti. Perfino il pacifico vescovo monsignor Lovignana ha dovuto intervenire.
Certo tornano in mente le follie alle quali abbiamo assistito nelle celebrazioni pasquali, il Cristo (un ragazzo seminudo truccato da Gesù alla Zeffirelli) che si alza dietro l’altare al canto della resurrezione, o un Cristo e una Madonna che nelle processioni vengono portati e innalzati come facevano i fenici con Baal e Astarte. E che dire di quei vescovi che al momento della loro ordinazione ridono compiaciuti e gaudenti cercando gli sguardi della gente invece di avere uno sguardo intimorito dal sacramento che ricevono?
No, cari fratelli e care sorelle, in questo modo presto non ci sarà più liturgia cristiana ma folclore cattolico di cattivo gusto! E certo taccio dei canti che dalla riforma liturgica continuano a essere non solo brutti e banali ma poco evangelizzati... Occorre a questo punto gridare e anzi protestare non frequentando più simili celebrazioni in modo da costringere a tornare a una celebrazione obbediente all’ordo liturgico. Su youtube è un continuo sghignazzare in manifestazioni cattoliche ridicole in cui non c’è né fede, né preghiera. Non si partecipi più a queste celebrazioni mondane e chi ne è responsabile capirà, si spera!
Non sono un tradizionalista ma ancora una volta mi rivolgo ai monaci e alle monache: conservate la liturgia secondo la tradizione, cercate di evangelizzare sempre la liturgia, celebrate l’opus Dei nella consapevolezza della presenza di Dio in mezzo a voi e della presenza di tutte le creature celesti attorno a voi e non cedete allo spirito della mondanità, al desiderio di liturgie che sono happening mondani che non celebrano la Divina Presenza, non celebrano nessuno, neanche l’uomo, che ne esce solo degradato. I pastori in massima parte sono silenti, hanno paura di intervenire, o intervengono in modo sbagliato perché vietano alcuni cambiamenti sensati, necessari e conformi alla tradizione, ma lasciano poi che si celebrino degli show nelle loro chiese. Il Signore abbia pietà!